“[…]Ma ora via!

Vengo da te ora, mia cara; vengo a sorbire la vita dalle tue labbra”.

– M. Zecchini, estratto spot Clenard®, 2021

“Anche la Calabria
mi ricorda di te,
v’è una stazione
che porta il tuo nome.
Forse nostalgia,
niente di che
solo una banale situazione
che mi porta alla mente
che per me fosti come
simulacro di felicità.
Il vento sferza i cespugli
e le zagare sono ancora in fiore,
siamo soli
in mezzo a tutto,
siamo isole disperse
in un mare mosso
da chiacchiere inutili,
blu come i tuoi occhi,
gelido come la fine.”

– M. Zecchini, “Giugno ’19”

“Nel deserto
Un viaggiatore
Aspettava la sua rosa
Portata via dal vento“

– M. Zecchini, “Nel deserto”

“Ricordo il tuo sorriso
allo stesso modo in cui
si ricorda un viaggio,
come l’anziano archeologo ricorda le sue piramidi svettare nel deserto
e il cane accucciato ricorda una giornata di sole,
in un dì piovoso.
Ricordo il candido avorio
dei denti tuoi,
come i tasti di un pianoforte,
ornati dal velluto rosso
delle tue tenere labbra.

Tu, che mi sorridevi divertita
e or me ne rimane
il dolce ricordo,
che prima io vissi
e che ora mi vive,
mia cara, amatissima,
damigella del mio cuor.“

– M. Zecchini, “Ricordi a un’ora del giorno”

“Da quando t’ho conosciuta
ho paura di viaggiare,
né mi sono di conforto
le opere d’arte del mondo
e le Madonne col Bambino
con i loro santi supplici e scalzi,
né m’è d’alcun conforto l’acqua irrequieta delle cascate,
che squarcia l’aere inumidito delle erbose montagne.

Indifferente sono al mare,
dove eretto camminò il Signore
e altrettanto posso dir delle colonne dell’Acaia
e di tutte le sue illustri rovine
e a noia ormai mi sovvengono i dervisci e i loro balli,
come voli di farfalle
che già io vidi da bambino.

Né il mio cuore più palpita
per le regge ed i castelli
e i loro pigri abitanti,
O per i palazzi ed i teatri
ed i loro stanchi istrioni,
per le perfezioni geometriche lucide e fredde,
o i minareti maestosi
di tutta la Bosnia montuosa.

Senza di te tutto ciò è un deserto,
vuoto e silente,
immobile e assorto,
non oasi, non pellegrin
né fuggiasco che ti offra del té e dei datteri melensi.
Solo la sabbia
e il vento che scuote il nulla,
Natura così per noi
volle il deserto, sconfinato e triste.

Questa è l’esistenza,
il mondo,
le città e le campagne,
fino all’ultimo villaggio
dimenticato dalle carte.

Questa è la vita
senza di te.“

– M. Zecchini, “Questo è quanto”

“Se solo ti amassi

come t’amo io

che nei tuoi occhi

ho rivisto Iddio,

montagne muoveresti

e deserti, dune e argile

di gioia irrigheresti

col tuo pianto, mille

volte per mill’anni.”

– M. Zecchini, “Se solo ti amassi”